Condominio del Podestà - Calmaggiore 4-6
nome storico: Casa Zignoli - Alessandrini
L'edificio di quattro piani è costruito in laterizio intonacato e in pietra. Presenta una curiosa facciata asimmetrica, risultato di interventi e rimaneggiamenti del fabbricato originale. Si apre sulla strada con un portico formato da due archi a tutto sesto poggianti, partendo da sinistra, su un pilastro in pietra a bugne, al centro un pilastro in pietra a bugne addossato ad una colonna con capitello a volute fogliacee e bottoni in pietra di Verona e, a destra, su una colonna con capitello come la precedente. Su quest'ultima colonna angolare poggia un grosso mensolone gradinato in pietra, che sostiene il primo piano in una serie di barbacani che si sviluppano sul fianco dell'edificio e che si uniscono, raccordati da elementi arcuati, all'attiguo Palazzo Pretorio, formando così una sorta di porticato che copre per un tratto vicolo del Podestà. Al primo piano, a sinistra una trifora ad archi tondi con mostre in pietra d'Istria, che si aprono su un poggiolo con pesante balaustra di colonnine a vaso intramezzate da larghi pilastri sagomati, che poggia su dei mensoloni; a destra tre finestre ad archi tondi con quella centrale aperta su un poggiolo con balaustra che riprende quella della trifora accanto. Al secondo piano, a sinistra una trifora allineata a quella del primo piano, un po' più bassa, sempre profilata in pietra d'Istria e, verso destra, due monofore ad arco tondo. Nel terzo piano quattro finestre quadrate. Il cornicione è sporgente, in legno e poggia su modiglioni.
La prima facies dell'edificio risale al XV secolo, come testimoniano il capitello e la colonna di destra e una porzione di muratura con una finestra tardo gotica e decorazioni ad affresco che si trovano all'interno del palazzo al secondo piano. Non abbiamo documenti d'archivio, sappiamo che appartenne alla famiglia di origine tedesca Bellhauser e nel 1530 venne acquistata da Antonio Zignoli, mercante di ferro olio e sapone come riferisce il Burchiellati . I successori dello Zignoli nella seconda metà del '500 la riedificarono signorilmente. Venne più tardi acquistata dagli Alessandrini da cui prese il nome attuale. Sarà proprio in occasione degli interventi cinquecenteschi che la famiglia commissionerà la decorazione della facciata. Divenne sede dell'ottocentesca Tipografia Andreola Medesin, fornitrice degli Enti cittadini per manifesti e stampati ufficiali, che aveva l'insegna sulla parete sovrastante la colonna angolare.
L'edificio, i cui affreschi all'inizio del '900 erano appena percettibili, venne completamente restaurato.
Edificio attualmente esistente
datazione:
XV secolo (terzo quarto) (data certa)
dati catastali
L'edificio è attestato dai seguenti catasti:
catasto napoleonico (1811) - mappale: 2111, 2112
vincoli culturali:
D. lgs. 22 gennaio 2004 n. 42
elementi caratterizzanti l’edificio:
balaustrini, cantinelle, colonne
nell’edificio sono presenti anche affreschi interni
stato di conservazione dell’edificio:
buono
stato di conservazione generale delle decorazioni: pessimo
leggibilità delle decorazioni
scarsa facilmente riproponibile
La decorazione (affresco) è situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Ludovico Pozzoserrato
soggetto: figura femminile
tema: allegorico
descrizione: Alle due estremità della facciata ci sono due riquadri più piccoli con all'interno, dipinte a monocromo grigio-verde, due figure femminili che reggono un'anfora, probabilmente anche queste delle allegorie legate al tema dell'acqua. Meglio conservata quella a destra, colta di profilo, con veste leggiadra e un panneggio svolazzante dietro il capo
soggetto: figura femminile
tema: allegorico
descrizione: Tra le finestre di sinistra, è l' allegoria della Terra raffigurata come Cerere: una donna florida con il seno scoperto, seduta a terra tra spighe di grano, mentre sorregge una cornucopia ricolma da cui fuoriescono foglie, fiori e ramoscelli.
soggetto: cornucopia
tema: allegorico
descrizione: L'allegoria dell'Abbondanza tiene in mano una cornucopia.
soggetto: figura femminile
tema: allegorico
descrizione: Tra le due finestre centrali è dipinta un'altra figura femminile coricata, colta nell'atto di versare con la mano sinistra dell'acqua da un vaso, mentre nella destra sostiene un tridente. Se può far nasce qualche perplessità per il fatto che normalmente il tridente è in mano ad una figura maschile, il contesto fa comunque pensare che si possa trattare dell'allegoria dell'™Acqua . Anche questa figura è ambientata in un paesaggio: restano visibili delle belle pennellate di grigio azzurro del cielo su cui si stagliano due uccelli, probabilmente anatre in volo, uccelli il cui habitat è quello fluviale o palustre.
soggetto: uccello
tema: paesaggio
descrizione: L'ambiente è quello fluviale-palustre dove si stagliano delle anatre in volo.
soggetto: figura femminile
tema: allegorico
descrizione: Nella specchiatura troviamo due vigorose figure femminili. La prima, posta di tergo e colta nell'atto di voltarsi verso sinistra, è seduta sulla finta cornice gialla che delimita il riquadro, tanto che il tessuto dell' abito di foggia romana, scivola e scende svolazzante sopra la finta cornice. Immersa in un cielo grigio-azzurro, tiene in entrambe le mani tre saette, attributi che permettono di identificarla come l'allegoria del Fuoco. A fianco, adagiata su una nuvola grigio violacea, l'altra figura femminile si staglia su un'alba infuocata. Colta di fronte, con una veste che avvolge i fianchi lasciando scoperto il seno, ha la testa circondata da una curiosa aureola che può essere interpretata come la luna che ci porta a riconoscere in lei l'allegoria dell'Aria, ipotesi avvalorata anche dalla presenza dei volatili, bellissime rondini che spiccano il volo sul cielo incandescente a destra, mentre sulla sinistra ritroviamo delle anatre.
soggetto: uccello
tema: zoomorfo
descrizione: Nella terza specchiatura ci sono rondini che spiccano il volo.
soggetto: cornici
tema: architettonico
descrizione: Le specchiature sono racchiuse all'interno di semplici cornici.
Fascia tra secondo e terzo piano
La decorazione (affresco) è situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Ludovico Pozzoserrato
soggetto: cornici
tema: architettonico
descrizione: All'altezza del davanzale delle finestre corre la finta cornice marcapiano
soggetto: fasce orizzontali
tema: architettonico
descrizione: Sotto la cornice c'è un fregio dove si alternano specchiature decorate a monocromo ad altre che ospitano mascheroni rossi su sfondo azzurro grigio. Nei quattro monocromi grigio azzurri, posti sotto le finestre, sono appena percepibili delle figure coricate.
soggetto: grottesca
tema: scultoreo
descrizione: Nel fregio si alternano mascheroni a specchiature con figure.
soggetto: figure
tema: scultoreo
descrizione: Nelle specchiature sotto le finestre sono dipinte a monocromo, delle figure coricate
Specchiature del secondo piano
La decorazione (affresco) è situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Ludovico Pozzoserrato
soggetto: figura femminile
tema: allegorico
descrizione: Tra la trifora e la monofora è dipinta una grande figura femminile, con le ali, personificazione della Fortezza che regge una mazza.
Sono state inoltre trovate nel busto tracce di colore verdino, probabilmente caduto, che possono suggerire la presenza di una corazza, nella mano sinistra potrebbe tenere uno scudo, oggi perduto e si percepisce solo l'ombra della porzione di colonna su cui probabilmente poggiava il piede.
soggetto: figura storica
tema: storico
descrizione: Il riquadro tra le due monofore ospita la scena di un Incontro fra un re e una regina, la figura del re è ancora distinguibile dalla corona e dall'ampio e lungo mantello scuro, ma che in origine doveva essere rosso, drappeggiato; mentre della regina, ormai evanescente, resta leggibile solo la corona e una appena percepibile velatura che suggerisce il braccio roseo.
soggetto: decorazioni non identificate
descrizione: Il riquadro più a destra, molto più stretto rispetto agli altri, ospitava probabilmente un'altra figura oggi ridotta a poche tracce di colore che suggeriscono la veste e l'incarnato.
Fascia tra primo e secondo piano
La decorazione (affresco) è situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Ludovico Pozzoserrato
soggetto: cornici
tema: architettonico
descrizione: All'altezza dei davanzali delle finestre troviamo un'altra finta cornice marcapiano come quella del piano superiore e del piano inferiore.
soggetto: fasce orizzontali
tema: architettonico
descrizione: Sotto la cornice marcapiano c'è un fregio dove si alternano specchiature: quelle sotto alle finestre sono decorate con un tondo dipinto su toni azzurri, le altre sono illeggibili.
La decorazione (affresco) è situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Ludovico Pozzoserrato
soggetto: stemmi
tema: araldico
descrizione: Al primo piano nobile è ancora visibile lo stemma a cartiglio tra la trifora e la monofora purtroppo non identificabile.
soggetto: figure
descrizione: Tra le monofore invece è possibile poi individuare uno degli «uomini cadenti» di cui riferisce il Crico anche se solo da qualche velata pennellata rosa.
Fascia tra piano terra e primo piano
La decorazione (affresco) è situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Ludovico Pozzoserrato
soggetto: cornici
tema: architettonico
descrizione: All'altezza dei davanzali delle finestre troviamo un'altra finta cornice marcapiano come quelle dei piani superiori.
soggetto: fasce orizzontali
tema: architettonico
descrizione: Sotto la cornice marcapiano c'è un fregio dove si alternano specchiature, quelle sotto alle finestre sono decorate ma illeggibili.
La decorazione (affresco) non più esistente, era situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Ludovico Pozzoserrato
soggetto: figure
tema: allegorico
descrizione: Piccoli lacerti di colore permangono nel pennacchio tra le due arcate del portico: forse una mano e tracce di pennellate rosse possibili brani di veste, testimonianze pittoriche che inducono a pensare alla presenza di una figura, forse proprio quel «vecchio nel carruollo» che se ne sta in disparte e in piedi, citato da Bartolomeo Burchiellati
Parte inferiore della facciata
La decorazione (affresco) è situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Ludovico Pozzoserrato
soggetto: bugnato
tema: architettonico
descrizione: Nella parte più bassa della facciata, si notano le incisioni che dovevano fungere da traccia per un finto bugnato
La decorazione (affresco) è situata nel lato dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
soggetto: finti marmi
tema: architettonico
descrizione: Negli intradossi degli archi sussiste il finto marmo
soggetto: fasce
tema: finta tappezzeria
descrizione: I muri interni del portico sono decorati da una tappezzeria a fasce
COLETTI 1935
Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia. Treviso, a cura di LUIGI COLETTI, Libreria dello Stato, Roma 1935, 497 pp.
pp. 58-59, cat. n. 60
NETTO 1988, 2000
GIOVANNI NETTO, Guida di Treviso. La città, la storia, la cultura e l'arte, Lint, Trieste 2000 (prima edizione 1988), 608 pp.
pp. 163-164
RIDOLFI 1648
CARLO RIDOLFI, Le maraviglie dell'arte, overo le vite de gl'illustri pittori veneti, e dello stato, Giambattista Sgava, Venezia 1648, 2 voll.: vol. I, 406 pp.; vol. II, 324 pp.
p. 86. Nella vita di Ludovico Pozzosarato detto da Trevigi
FOSSALUZZA-MANZATO 1989
Facciate affrescate trevigiane. Restauri, a cura di GIORGIO FOSSALUZZA, EUGENIO MANZATO, presentazione di Ernesto Brunetta, introduzione di Filippa M. Aliberti Gaudioso, Comune di Treviso, Treviso 1989 circa (catalogo della mostra, Treviso, Ca' da Noal, 30 settembre-30 novembre 1989), 216 pp.
E. Manzato, pp. 11-12, nota 18
COLETTI 1926e
LUIGI COLETTI, Treviso, con 138 illustrazioni e 1 tavola, Istituto Italiano d'Arti Grafiche Editore, Bergamo 1926 (Italia Artistica, 90), 148 pp.
p. 116
Affreschi di facciata. Mostra 1982
Affreschi di facciata e ambiente urbano a Treviso. Mostra critica e documentaria. Treviso, Museo Civico, 10 giugno-30 settembre 1982, Cassa di Risparmio della Marca Trivigiana, Treviso 1982, 82 pp.; allegata una carta ripiegata, Treviso urbs picta nell'anno MDCCCCLXXXII.
Nella mappa allegata l'edificio è il numero 076
BAILO 1872, 1978
LUIGI BAILO, Guida della città di Treviso, con una nota introduttiva di Giovanni Netto, Canova, Treviso 1978 (ristampa anastatica dell'edizione Zoppelli, Treviso 1872), 139 pp.
p. 87, punto 2
BURCHIELLATI 1630
BARTOLOMEO BURCHIELLATI, Treviso 1630. Gli sconci et diroccamenti di Trevigi, nel tempo di mia vita, BCTV, mss. 1046A e 1046B, 1630; testo coordinato a cura di GIOVANNI NETTO, s.n.t.
3v, p. 4
FEDERICI 1803, 1978
DOMENICO MARIA FEDERICI, Memorie trevigiane sulle opere di disegno, Forni, Sala Bolognese 1978, vol. I: XLVIII-240 pp.; vol. II: VIII-275 pp. (ristampa anastatica dell'edizione Memorie trevigiane sulle opere di disegno dal Mille e Cento al Mille e Ottocento per servire la storia delle Belle Arti d'Italia, Francesco Andreola, Venezia 1803)
vol II, p. 51
CRICO 1829
LORENZO CRICO, Indicazione delle pitture ed altri oggetti di belle arti degni d'osservazione esistenti nella R. Città di Treviso, Andreola, Treviso 1829, 88 pp.
pp. 29-30
SERNAGIOTTO 1869, 1975
MATTEO SERNAGIOTTO, Passeggiata per la città di Treviso. Verso il 1600, Arnaldo Forni, Sala Bolognese 1975, 144 pp. (ristampa fotomeccanica dell'edizione Passeggiata per la città di Treviso, verso il 1600, e memorie illustrative di cose e fatti anteriori, Tipografia di Luigi Priuli, Treviso 1869).
passeggiata prima, p. 17 passeggiata seconda, p. 97
FAPANNI 1892
FRANCESCO SCIPIONE FAPANNI, La città di Treviso esaminata nelle chiese, luoghi pubblici e privati, con le iscrizioni esistenti e perdute e colla descrizione delle pitture, vol. IV, BCTV, ms. 1355, 1892.
IV, p. 371
RISCICA-VOLTAREL 2017
ROSSELLA RISCICA, CHIARA VOLTAREL, Allegorie e colore: il restauro degli affreschi di Pozzoserrato sulla facciata di palazzo Zignoli a Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, Treviso 2017, 20 pp.