Via Stangade 12
nome storico: Casa Federici-Ravagnino-Legge-Lezze-Casellati-Gobbato
Edificio, fatto costruire da Nicolò Federici nel XVI secolo, a tre piani e mezzanino. Il piano terra ha una porta rettangolare, una piccola finestra e un tempo doveva esserci una terza finestra oggi tamponata. Al primo piano tre grandi finestre rettangolari con davanzali sporgente sostenuti da mensoline. Al secondo piano due monofore con davanzali sostenuti da mensoline e un ampio balcone con poggiolo e ringhiera in ferro panciuta. Infine nel mezzanino tre piccole finestre.
Costruita nel XVI secolo venne rimaneggiata nelle aperture. Restaurata da Mario Botter nel 1933.
Edificio attualmente esistente
datazione:
XVI secolo (secondo quarto) - 1550
dati catastali
L'edificio è attestato dai seguenti catasti:
catasto napoleonico (1811) - mappale: 584
catasto austriaco (1843) - mappale: 751
vincoli culturali:
Legge 20 giugno 1909 n. 364
stato di conservazione dell’edificio:
buono
stato di conservazione generale delle decorazioni: mediocre
leggibilità delle decorazioni
scarsa facilmente riproponibile
La decorazione (affresco) è situata nel lato ovest dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Pomponio Amalteo
soggetto: figure mitologiche
tema: mitologico
descrizione: Didone raffigurata in piedi si trafigge con una lunga spada.
soggetto: paesaggio
tema: paesaggio
descrizione: Solo lievi tracce
soggetto: edifici
tema: architettonico
descrizione: Nello sfondo, verso sinistra c'è un palazzo reso prospetticamente
La decorazione (affresco) è situata nel lato ovest dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Pomponio Amalteo
soggetto: figure mitologiche
tema: mitologico
descrizione: Enea fugge con il vecchio padre Anchise sulle spalle
soggetto: figure mitologiche
tema: mitologico
descrizione: Viene trasportato dal figlio Enea
soggetto: figure mitologiche
tema: mitologico
descrizione: Ascanio, figlio di Enea, tiene per mano il padre
soggetto: figure mitologiche
tema: mitologico
descrizione: Creusa, moglie di Enea, Coletti e Botter la vedono nell'affresco mentre segue Enea, oggi non più visibile .
soggetto: città
tema: paesaggio
descrizione: Sullo sfondo della scena la città di Troia incendiata.
La decorazione (affresco) è situata nel lato ovest dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Pomponio Amalteo
soggetto: figura storica
tema: mitologico
descrizione: Cleopatra nuda, coricata sul braccio destro, si fa pungere dalle aspidi
soggetto: serpente
tema: zoomorfo
descrizione: Cleopatra tiene in mano l'aspide (cobra velenoso dell'Egitto)
soggetto: putti
tema: mitologico
descrizione: Un bambino nudo si avvicina a Cleopatra da destra tenendo in mano un ramoscello.
La decorazione (affresco) è situata nel lato ovest dell’edificio
La decorazione risale al XVI secolo
Opera di Pomponio Amalteo
soggetto: cornici
tema: architettonico
descrizione: Finte cornici marcapiano dividono i piani e creano le specchiature all'interno delle quali ci sono gli affreschi
soggetto: pilastro/colonna/lesena
tema: architettonico
descrizione: Sottili fasce verticali-lesene-incorniciano le finestre e scandiscono la facciata verticalmente creando le specchiature all'interno delle quali vengono ospitati gli affreschi
COLETTI 1935
Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia. Treviso, a cura di LUIGI COLETTI, Libreria dello Stato, Roma 1935, 497 pp.
p.121, cat. n. 216
MURARO 1953
MICHELANGELO MURARO, Guida per la città di Treviso e le sue opere d'arte, Treviso 1953, dattiloscritto, 218 pp.
FAPANNI 1892
FRANCESCO SCIPIONE FAPANNI, La città di Treviso esaminata nelle chiese, luoghi pubblici e privati, con le iscrizioni esistenti e perdute e colla descrizione delle pitture, vol. IV, BCTV, ms. 1355, 1892.
pp. 375-377
COLETTI 1926e
LUIGI COLETTI, Treviso, con 138 illustrazioni e 1 tavola, Istituto Italiano d'Arti Grafiche Editore, Bergamo 1926 (Italia Artistica, 90), 148 pp.
p. 117 Secondo Coletti doveva essere una delle case più belle della città
CRICO 1829
LORENZO CRICO, Indicazione delle pitture ed altri oggetti di belle arti degni d'osservazione esistenti nella R. Città di Treviso, Andreola, Treviso 1829, 88 pp.
p. 49-51
SERNAGIOTTO 1869, 1975
MATTEO SERNAGIOTTO, Passeggiata per la città di Treviso. Verso il 1600, Arnaldo Forni, Sala Bolognese 1975, 144 pp. (ristampa fotomeccanica dell'edizione Passeggiata per la città di Treviso, verso il 1600, e memorie illustrative di cose e fatti anteriori, Tipografia di Luigi Priuli, Treviso 1869).
Passeggiata I, p.34
Urbs Picta 1986
Urbs Picta. La città affrescata nel Veneto. Omaggio a Luigi Coletti. Atti del Convegno di Studi, Treviso, 10-12 giugno 1982, Comitato âUrbs Pictaâ, Treviso 1986, 196 pp.
p. 68
Treviso Nostra 1964, 1980
Treviso Nostra. Ambiente, storia, arte, tradizioni, Associazione Tarvisium, Treviso 1980, 2 voll.: vol. I, 484 pp.; vol. II, 456 pp. (seconda edizione riveduta e accresciuta, prima edizione 1964).
p. 254
FOSSALUZZA-MANZATO 1989
Facciate affrescate trevigiane. Restauri, a cura di GIORGIO FOSSALUZZA, EUGENIO MANZATO, presentazione di Ernesto Brunetta, introduzione di Filippa M. Aliberti Gaudioso, Comune di Treviso, Treviso 1989 circa (catalogo della mostra, Treviso, Ca' da Noal, 30 settembre-30 novembre 1989), 216 pp.
p. 83 fig. 5 e 6; p.84
NETTO 1988, 2000
GIOVANNI NETTO, Guida di Treviso. La città, la storia, la cultura e l'arte, Lint, Trieste 2000 (prima edizione 1988), 608 pp.
p. 311
Affreschi di facciata. Mostra 1982
Affreschi di facciata e ambiente urbano a Treviso. Mostra critica e documentaria. Treviso, Museo Civico, 10 giugno-30 settembre 1982, Cassa di Risparmio della Marca Trivigiana, Treviso 1982, 82 pp.; allegata una carta ripiegata, Treviso urbs picta nell'anno MDCCCCLXXXII.
Nella mappa allegata l'edificio è il numero 036
BAILO 1872, 1978
LUIGI BAILO, Guida della città di Treviso, con una nota introduttiva di Giovanni Netto, Canova, Treviso 1978 (ristampa anastatica dell'edizione Zoppelli, Treviso 1872), 139 pp.
p. 88, punto 4
FEDERICI 1803, 1978
DOMENICO MARIA FEDERICI, Memorie trevigiane sulle opere di disegno, Forni, Sala Bolognese 1978, vol. I: XLVIII-240 pp.; vol. II: VIII-275 pp. (ristampa anastatica dell'edizione Memorie trevigiane sulle opere di disegno dal Mille e Cento al Mille e Ottocento per servire la storia delle Belle Arti d'Italia, Francesco Andreola, Venezia 1803)
V. II, p. 12